dal Credito Cooperativo
06/05/2022
TURISMO E CULTURA ALLA PROVA DELLA RIPRESA: LE MISURE DEL PNRR

In questo primo trimestre dell’anno gli eventi globali addensano oltre modo le nubi sullo scenario della ripresa economica. Gli anni della pandemia sono stati particolarmente pesanti per alcuni settori produttivi, come è noto, soprattutto per le imprese operanti nelle attività turistico ricettive e culturali. Le incertezze derivanti dalla guerra in Ucraina accentuano il contesto già notevolmente di?cile per le stesse e minano la ripresa delle imprese nel settore.

Non a caso l’investimento straordinario nella componente Turismo e Cultura 4.0 è stato particolarmente rilevante all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed è stato progressivamente aumentato durante le fasi di elaborazioni del Piano stesso, proprio per venire incontro alle esigenze straordinarie di ripresa del settore. Di fatto, la terza Componente della prima Missione gode di poco più di 8 miliardi, di cui 1,46 miliardi sul fondo complementare e la restante parte sulle risorse del dispositivo di ripresa e resilienza.

La componente è a sua volta composta da quattro macro aree di investimenti: la prima dedicata al Patrimonio culturale per la prossima generazione (2,5 miliardi di euro, di cui 1,5 sul fondo complementare); la seconda dedicata alla Rigenereazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale (2,7 miliardi di euro); la terza all’Industria culturale e creativa 4.0 (455 milioni di euro) la quarta dedicata esclusivamente al Turismo 4.0 (2,4 miliardi di euro).

LA PRIMA AREA

PATRIMONIO CULTURALE PER LA PROSSIMA GENERAZIONE

La prima macro area contiene gli investimenti per la strategia digitale del patrimonio culturale, con l’obiettivo di finanziare 12 progetti, anche attraverso il finanziamento di imprese culturali e creative innovative che forniscono servizi digitali, (con ipotesi di bandi a fondo perduto di 50 mila euro) e la strutturazione di una piattaforma/infrastruttura digitale nazionale (500 milioni di euro) con l’obiettivo di avere almeno 30 mila utenti formati attraverso la piattaforma di e learning sui beni culturali e almeno 65 milioni di nuove risorse digitali prodotte e pubblicate nella Biblioteca digitale.

Un secondo intervento è dedicato alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei luoghi di cultura (300 milioni di euro, con l’ipotesi di intervenire in 600 realtà, comprendendo anche musei e teatri gestiti da privati e dal terzo settore).

Un ulteriore investimento è dedicato all’efficienza energetica di musei, teatri e cinema, con una dotazione di 300 milioni di euro, e l’ipotesi di stima di intervento in 67 musei, 251 teatri e 149 cinema, anch’essi gestiti dai privati e an- che dal mondo del terzo settore.

Credito Cooperativo n.11-21